Una barista del White club di San Donà di Piave è stata citata a giudizio per aver somministrato bevande alcoliche a dei minorenni durante una festa scolastica di quattro anni fa. Davanti alla giudice monocratica Claudia Gualtieri è finita una donna di 52 anni residente ad Eraclea. Il processo, apertosi ieri è stato rinviato al prossimo 6 giugno. La donna di Eraclea, in qualità di barista del locale dove il 29 marzo del 2014 era in corso una festa studentesca, è accusata di aver infranto l’articolo 689 del codice penale sulla “Somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente” somministrando bevande alcoliche a tre giovani, tutti minori di 16 anni. All’epoca la vicenda era stata al centro di polemiche. A seguito di alcuni esposti, le forze dell’ordine aveva organizzato una serie di servizi mirati in alcuni locali di San Donà. Al White club, in particolare, era stata organizzata una festa dagli studenti dell’Alberti, pubblicizzata su Facebook o comunque in rete: dieci euro per l’iscrizione e l’ingresso con bibita, alcolica solo per i maggiorenni. Attorno alle 23 si erano presentanti anche polizia locale e carabinieri per i controlli. All’indomani del blitz i titolari del locale avevano accusato la concorrenza invidiosa. L’amministrazione comunale, da parte sua, aveva difeso la sua azione, volta a contrastare l’uso dell’alcool tra i minorenni. Un problema, questo, in effetti abbastanza comune. E non è una novità che feste studentesche come queste, aperte a minorenni, ma frequentate anche da maggiorenni, siano un luogo dove i ragazzini finiscono per abusare dell’alcool. Al club di San Donà era stata fatta anche una multa, subito contestata, per alcune irregolarità riscontrate durante il controllo. Ora arriva il processo penale. Il locale nel frattempo ha chiuso i battenti.
Articolo tratto dal quotidiano “Il Gazzettino“