Ancora nessuna traccia del 44enne scomparso, continuano senza sosta le ricerche ad Eraclea. Ieri i vigili del fuoco di San Donà e Jesolo, con la squadra dei sommozzatori, hanno iniziato a scandagliare il Piave con uno speciale georadar “Didson” che arriva a coprire ampie distanze nelle ricerche e segnala a grande profondità anche nel fango e la melma con una scansione completa del fondale. Un ulteriore strumento che dovrebbe consentire di trovare lo scomparso se davvero si fosse gettato nel fiume domenica notte. Finora i pompieri hanno controllato in acqua e via terra lungo le sponde del Piave ad Eraclea, ma anche con l’elicottero sorvolando i cieli del territorio per una visione completa anche dall’alto. Risulta, dunque, scomparso dalle 4.30 di domenica, quando sono iniziate le ricerche dei vigili del fuoco di Jesolo in prossimità del ponte di Eraclea. Sulla pedana ciclopedonale del ponte era stato trovato il suo telefono cellulare accanto a una bottiglia di vodka. I due oggetti rinvenuti hanno indotto a pensare che potesse essersi gettato dal ponte, volontariamente o magari per un incidente legato all’alcol, ma dal commissariato della polizia di Stato di Jesolo non hanno escluso anche altre ipotesi, come l’allontanamento da casa per motivi familiari. La polizia, coordinata dal commissario Vincenzo Maruzzella, ha effettuato le indagini. Potrebbe esserci stato un litigio, una discussione in famiglia. Sarebbe questa l’ipotesi più accreditata che potrebbe aver spinto M.D. di 44 anni, origini polacche, ad aver lasciato la sua abitazione per svanire nel nulla. Non risulta che l’uomo e la sua famiglia siano mai stati seguiti dai servizi sociali. Abitano da qualche tempo a Eraclea dove non sono molto conosciuti e vivono nella riservatezza. La moglie, che ha assistito in questi giorni impietrita alle ricerche nel Piave, non ha voluto commentare quanto accaduto. Si sa che il 44enne è un esperto nuotatore e che difficilmente avrebbe scelto di gettarsi nel Piave, oltretutto limpido e senza correnti in questi giorni, perché sarebbe prevalso l’istinto di cercare di nuotare e raggiugere la riva. Non sono neanche stati trovati indumenti o altri oggetti nel fiume che possano far pensare a un incidente o alla volontà di gettarsi in acqua. Le ricerche in ogni caso proseguiranno ancora nei prossimi giorni parallelamente agli accertamenti e le indagini della polizia di Stato.
Scritto da Giovanni Cagnassi