C’era la possibilità di chiamare in causa Eraclea per il progetto V-Gate, il porto d’altura presentato al ministero dell’Ambiente, e ora in fase di scooping (la raccolta di pareri di tutti gli enti coinvolti) dall’omonima società in alternativa a Chioggia. Un’alternativa che però la direzione generale di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Mibac nelle sue osservazioni al progetto, ha bocciato con fermezza, perché comprometterebbe irrimediabilmente la linea di costa, in particolare la laguna del Mort, l’oasi naturale al largo della quale il terminal era ipotizzato. Nella proposta presentata al Ministero, Isola Verde di Chioggia rimane l’ipotesi principale. Ma non è la sola. I promotori infatti hanno preso in esame altre località, Rosolina, San Leonardo (a Mira) ed Eraclea. Ipotesi secondarie, ma in ogni caso parte del progetto, e sulle quali il Mibac si è pronunciato. In modo netto. L’ipotesi di Eraclea, dice il parere del Ministero, «è del tutto incompatibile con le esigenze di tutela del patrimonio culturale e paesaggistico». Il porto d’altura infatti sarebbe previsto al largo della laguna del Mort. E «gli impatti sull’ambito di paesaggio sarebbero irreversibili e tali da compromettere irrimediabilmente» l’area. La zona del Mort non sarà quindi presa in considerazione per la realizzazione di un porto d’altura.
Scritto da Francesco Furlan per il quotidiano La Nuova Venezia.