Bruciato il tricolore ad Eraclea. A fuoco la bandiera italiana dedicata al raduno nazionale dei bersaglieri che svettava sul monumento ai fanti piumati di via Melidissa ad Eraclea. La bandiera tricolore del raduno è stata tolta dal monumento nel cuore della notte senza che nessuno se ne accorgesse. Poi è stata bruciata, forse con un accendino. I vandali non sono riusciti a terminare quello che avevano fatto e poi sono fuggiti abbandonando la bandiera. I residenti in via Melidissa e in particolare il presidente dei bersaglieri di Eraclea, Paolo Biban, sono subito intervenuti e hanno trovato la bandiera bruciata denunciando poi l’episodio ai carabinieri. I militari hanno sequestrato il reperto che sarà analizzato per le indagini ora in corso. Verranno anche esaminate le videocamere di sorveglianza privata nella zona per ricostruire l’accaduto alla ricerca di qualche particolare che possa condurre agli autori di questo gesto che ha impressionato molto a Eraclea dove la sezione bersaglieri è particolarmente radicata e rispettata. Il gesto esecrabile potrebbe essere un atto vandalico gratuito, oppure un segnale all’associazione. Paolo Biban, presidente dell’associazione bersaglieri nella gloriosa sezione di Eraclea, è affranto: «Potrebbero essere stati dei vandali che neppure si sono resi conto di quello che hanno fatto, oppure persone che hanno voluto fare un dispetto ai bersaglieri e oltraggiare la bandiera tricolore. È successo proprio adesso che ci stiamo organizzando per il raduno nazionale, quindi in un momento particolare e molto importante per noi e per questo ci fa ancora più male. Non abbiamo potuto fare altro che denunciare tutto ai carabinieri», continua Biban, «i quali hanno portato via la bandiera bruciata per poi procedere con le indagini del caso. È stato comunque un gesto ben studiato perché sono arrivati qui nella notte, hanno sfilato la bandiera per poi darle fuoco».
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano La Nuova Venezia.