Al forum dei rifiuti di Treviso sono stati tra i protagonisti con la loro macchina innovativa per separare la sabbia dalle alghe. Una progetto che ha destato interesse anche da parte degli ambientalisti. La Cesaro MacImport di Eraclea ha presentato questo innovativo sistema per abbattere i costi di smaltimento che dipendono dal peso della sabbia mista ad alghe e altri rifiuti. Produzione in Germania, marchio “Doppstadt” e commercializzazione in Italia alla Mac Import. Da ani infatti l’azienda di Eraclea ha consolidato questo rapporto con il marchio tedesco che opera nel settore della produzione di speciali macchinari per il trattamento dei rifiuti. Il patron dell’azienda Osvaldo Cesaro, sta lavorando da tempo al progetto e con lo staff ha illustrato il sistema che potrà rappresentare una svolta nello smaltimento del rifiuto spiaggiato. L’azienda eracleense è uno di quei miracoli del Nord Est che da piccola realtà è diventata leader internazionale nella produzione di macchinari per il trattamento dei rifiuti. Nel 1985, Osvaldo Cesaro ha iniziato con le prime macchine, specializzandosi sempre di più nella compattazione, triturazione, separazione del rifiuti destinato alla discarica e compostaggio. Oggi l’azienda, che si trova nella piccola zona industriale di Eraclea, sta lavorando al progetto con l’azienda tedesca. Cesaro, che ha anche vissuto un’esperienza politica nel Consiglio comunale della cittadina, ha dunque presentato l’ultimo ritrovato che appare un portento nel settore, a maggior ragione in un periodo in cui la separazione dei rifiuti spiaggiati è uno dei temi più difficili da risolvere per i costi ingenti e lo spreco che comporta. Argomento di stringente attualità, ora che il litorale è coperto di rifiuti spiaggiati, rovesciati a tonnellate dalla foce dai fiumi. In questo contesto è nato il “Separatore” presentato dalla Cesaro MacImport in occasione del forum sui rifiuti di Treviso. «Lo abbiamo chiamato così », spiega Cesaro, «perché questa è la funzione principale che andrà ad assolvere. Questa macchina riesce a separare e vagliare la sabbia dai componenti organici e non, con un sistema a circuito chiuso di recupero dell’acqua di processo. Il consumo di energia è così molto basso, tra i 50 e i 70 kw per azionare i meccanismi necessari al funzionamento. In pratica le alghe, che poi andranno in discarica senza problemi, sono separate dalla sabbia che viene così recuperata e, previe analisi, potrà tornare sull’arenile senza che sia persa nelle operazioni di ripascimento». L’obiettivo sarà affittare il separatore a chi ne avesse necessità, imprenditori privati o amministrazioni. «Misura circa 12 metri per 2, 5 metri e 25 tonnellate di peso», continua l’imprenditore, «potrà essere smontato e trasportato a bordo di due camion e quindi è una macchina mobile a seconda delle esigenze di chi ne ha bisogno. La produzione in Germania con la Doppstadt nel complesso verrà a costare circa 600 mila euro a separatore, e potrà essere affittato a una cifra che ancora non è stata stabilita. «Con questo sistema », conclude, «si potranno abbattere i costi anche del 60 per cento nei conferimenti in discarica con la sabbia che costa intorno ai 100 euro a tonnellata quando arriva mista in discarica».
Scritto da Giovanni Monforte per il quotidiano La Nuova Venezia.