Chiude la scuola elementare di Torre di Fine, 50 iscritti è considerato un numero insufficiente di bambini. La decisione è già stata presa, quello attuale sarà l’ultimo anno scolastico per la elementare “Marconi” di Torre di Fine. La comunicazione è stata data ai genitori degli alunni mercoledì sera dal sindaco Mirco Mestre e dalla dirigente dell’Istituto comprensivo Simona Da Re in un’affollata riunione a Ca’ Manetti. Nella frazione di Eraclea rimarrà aperta la scuola materna che conta una trentina di iscritti e il servizio di doposcuola per gli alunni delle classi elementari. A pesare su questa decisione il drastico crollo degli alunni iscritti: soltanto cinque per la classe prima del prossimo anno scolastico. Troppo pochi rispetto ai vincoli imposti dalla normativa statale. Del resto la diminuzione degli alunni si era già manifestata da alcuni anni, tanto che per tenere aperta la scuola era stata formata una pluriclasse con gli alunni di prima e seconda elementare, una soluzione che in genere viene adottata nei piccoli comuni di montagna. «Abbiamo fatto il possibile per mantenere vivo il plesso – commenta la dirigente Simona Da Re – scontrandoci sempre con i dati numerici e non a caso l’apertura è stata mantenuta con difficoltà e avviando la pluriclasse. Per il prossimo anno la situazione si è complicata ulteriormente, a livello didattico non cambierà nulla, anzi». Il Comune inoltre farà il possibile per agevolare famiglie e alunni che verranno trasferiti nella scuola del capoluogo, studiando dei servizi di trasporto specifici. «La volontà è quella di salvare la scuola ma i numeri sono ridottissimi – aggiunge Mirco Mestre, sindaco di Eraclea – la decisione poteva anche essere rinviata di un anno, ma non ci sembrava il caso. Faremo il possibile affinché il trasferimento sia indolore. A Torre di Fine rimarranno aperti la scuola materna e il doposcuola».
Il Comune di Eraclea punterà a dare una nuova vita alla scuola, valutando la possibilità di ospitare dei corsi specializzati delle scuole superiori presenti nel territorio. «In questo senso – aggiunge l’assessore ai Servizi scolastici, Michela Vettore – ci sono già i primi contatti con la scuola di enologia di Conegliano. Incontreremo anche altri istituti della zona». Da registrare che ieri sera la questione è approdata anche in Consiglio comunale su iniziativa del capogruppo di opposizione Giorgio Talon che ha chiesto spiegazioni all’Amministrazione comunale.
Scritto da Giuseppe Babbo per il quotidiano “Il Gazzettino“