Cinghiale investito e ucciso sul lungo argine. È stato colpito prima da un autobus Atvo e poi da un’auto in località Palazzetto. Il mezzo pubblico si stava dirigendo verso Eraclea quando ha colpito, seppure di striscio, il cinghiale. Erano circa le 6.30 di ieri. Il bus San Donà-Eraclea-Caorle era partito dalla stazione di San Donà alle 6.20. L’animale è sbucato improvvisamente dall’argine del Piave per attraversare la strada. L’autista se l’è trovato di fronte ed è riuscito a frenare, evitando l’impatto frontale. Il cinghiale è stato colpito di striscio, ma poco dopo è stato centrato da un’auto.
Lo stesso autista ha informato la centrale da dove è partito un collega che ha verificato se l’animale si trovasse ancora lungo la strada, senza però trovarne inizialmente traccia. Il bus è ripartito. Il cinghiale è stato ritrovato senza vita a qualche chilometro dal luogo dell’impatto. «Qualche esemplare arriva anche fino al basso Piave e al litorale», spiega il biologo Andrea Tomei, «Discendono lungo i fiumi provenendo dalle zone collinari venete e friulane in cerca di cibo. Bisogna prestare attenzione. Dove si registra l’aggravarsi del fenomeno, vanno programmate misure di contenimento». Qualche anno fa la Forestale era dovuta intervenire in località Brussa di Caorle per un cinghiale che si era spinto in mare, essendo un abile nuotatore. Fortunatamente non sono mai stati segnalati gravi incidenti legati alla presenza di questi animali.
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano La Nuova Venezia.