«Ritengo sia giusto sciogliere il Consiglio di Eraclea, bisogna evitare ogni forma di condizionamento». Lo afferma l’eurodeputata del M5S Sabrina Pignedoli che è una scrittrice e si occupa di infiltrazioni della criminalità e in particolare ‘ndrangheta. Prima Eraclea e l’arresto del sindaco, poi i sospetti di infiltrazioni a Caorle, quindi la ‘ndrangheta a Jesolo: cosa sta succedendo nel veneto orientale? «In Veneto sta succedendo ciò che è successo in tutta Italia e in buona parte d’Europa. Una regione ricca diventa obiettivo delle mafie che cercano di infiltrarsi nel tessuto economico, politico e istituzionale. Ci riescono a causa di tutti coloro che cedono alle richieste e alle lusinghe degli ambienti mafiosi, magari in cambio di soldi o potere». Cosa pensa del caso Eraclea, dove in manette è finito un sindaco e la commissione potrebbe sciogliere il Consiglio per mafia, primo caso in Veneto? «Lo scioglimento, ci dice la legge, avviene quando c’è il rischio di condizionamento della pubblica amministrazione. Altre situazioni nel Nord Italia ci hanno dimostrato che non è necessario attendere gli arresti per procedere in tal senso. Nel caso di Eraclea si va ben oltre e, a prescindere dal procedimento giudiziario che chiarirà eventuali responsabilità penali del sindaco, credo che si debba andare avanti con lo scioglimento del Comune: il rischio condizionamento mi sembra evidente».
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano La Nuova Venezia.