Tre giorni fa “Eraclea On Line” aveva segnalato le proteste dei turisti e dei proprietari di seconde case ad Eraclea Mare per i rumori provocati dai cantieri in zona di piazzetta Livenzuola. Qualcosa si sta muovendo per limitare il disagio. L’impresa costruttrice installerà dei pannelli per attutirli. I lavori di piazzetta Livenzuola sono ripresi dopo l’inchiesta sulla criminalità a Eraclea che si temeva potesse bloccarli pur essendo estranei ai fatti. Così fortunatamente non è stato, ma a causa dei ritardi sono necessari interventi di messa in sicurezza che non possono essere rinviati. «Non riusciamo a dormire», commentano gli ospiti della località turistica che soggiornano in questa zona, «eppure in piena estate i cantieri dovrebbero essere fermi, come avviene in altre località vicine. Questa situazione è intollerabile ». La protesta è stata raccolta anche dagli ambienti politici di Eraclea. «È un problema», dice l’ex consigliere comunale Danilo Biondi, «per i lavori in corso stanno utilizzando pompe idrauliche che aspirano acqua dal terreno in previsione delle lavorazioni successive. Non possono essere bloccate perché altrimenti l’acqua può tornare dentro i cantieri. Bisogna considerare che l’iter è stato fermato a causa delle note inchieste a Eraclea e adesso ci troviamo in questa situazione di cui la città balneare può solo rammaricarsi. Confidiamo che le pompe in azione siano in qualche coperte per limitarne il rumore ». La società che sta seguendo i lavori, Perla Verde, si scusa per i disagi. «Abbiamo subito una battuta d’arresto», spiegano i responsabili, «e abbiamo ripreso in forza di una Scia, segnalazione certificata di inizio attività, avendo anche ottenuto le autorizzazioni necessarie per proseguir. I lavori interessano una generale messa in sicurezza, in particolare del palancolato e cercheremo di limitare il più possibile i disagi con pannelli in legno».
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano La Nuova Venezia.