La ripartenza sulla spiaggia di Eraclea diventa un modello per la futura gestione delle spiagge venete. La Eraclea Beach di Alessandro Berton, che è anche presidente di UnionMare Veneto, ha lanciato il progetto di riqualificazione dell’arenile a prova di Bolkestein. Sfruttando la legge regionale e l’evidenza pubblica, la concessione è stata riassegnata e garantita nel futuro con investimenti per 1 milione e 250 mila euro che coinvolgono privati e pubblico. La Società è formata infatti dello stesso Berton e altri sei albergatori di Eraclea che hanno deciso di investire dopo la crisi per un vero rilancio della spiaggia. Il Comune garantirà le opere pubbliche, l’illuminazione, la videosorveglianza e gli accessi.
«Eraclea torna alla normalità», ha esclamato l’assessore regionale al Demanio, Francesco Calzavara, con un neppure troppo velato riferimento alla vicenda giudiziaria e gli arresti per mafia che hanno sconvolto la cittadina, «ricordiamo che è una delle località che, nel corso dei prossimi anni, avrà il maggiore sviluppo, che inevitabilmente cambierà lo scenario». Ieri, la presentazione al Mariclea Club, con l’assessore regionale al turismo, Federico Caner e il sindaco, Nadia Zanchin. Si tratta di un’area di 25mila metri quadrati per un migliaio di ombrelloni che diventano circa 700 in questo periodo di emergenza sanitaria, piazzole con distanziamento di 20.5 metri quadrati.
L’intervento sarà di 1,2 milioni di euro, 400 mila circa dei quali destinati alle opere pubbliche. L’accordo prevede che le opere siano realizzate entro tre anni. Attenzione alla sostenibilità ambientale, dune e irrigazione con raccolta di acqua piovana, suddivisione delle aree tra family e giovani, ognuna con una sua piscina, nuovi bagni di ultima generazione autopulenti e igienizzanti. Garantiti fondi per il ripascimento dopo le mareggiate, la nuova piazzola di ingresso da via Marinella e ancora manutenzione e illuminazione della muretta fronte mare, con installazione della videosorveglianza.
«È l’intervento del privato con una ricaduta importante sulla località, con interventi di pubblico interesse», ha commentato Alessandro Berton, gestore dell’area interessata dall’intervento, «è anche un segnale importante, per dimostrare come si possa e si debba credere ed investire in questa località. Infatti si tratta di una riqualificazione con una prospettiva di crescita. Siamo gli unici in Italia, assieme a Bibione, a non temere le conseguenze della direttiva Bolkestein. Grazie, infatti, alla riassegnazione della concessione, la stessa risulta come nuova e per questo non più interessata dalla direttiva europea». Caner è apparso entusiasta: «È importante il progetto portato avanti ad Eraclea Mare e il messaggio che parte da qui, del fare squadra, è fondamentale. Questa è innovazione del territorio. E da sottolineare l’attenzione ai servizi e alla inclusività, in una costa che è la più inclusiva d’Italia».
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano “La Nuova Venezia”