Frode dei carburanti, coinvolta anche una pompa di Eraclea. Quattrocento milioni di litri di carburante, in pratica 11 mila autobotti acquistati in Slovenia, Malta e Svizzera, sono stati poi rivenduti a prezzo ridotto grazie all’evasione di I.V.A. ed accise per un valore di 26 milioni di Euro. Trentuno le persone indagate in questa prima fase dell’inchiesta nata nel 2015 e conclusasi con dieci perquisizioni e 250 persone coinvolte. Gasolio e benzina venivano proposti e venduti a pompe di benzina che potevano così acquistare il carburante ad un prezzo inferiore anche del 22% rispetto a quello medio di mercato. Gli investigatori sono certi che pure i titolari dei distributori sapevano che la benzina aveva una provenienza illegale. Le persone indagate risiedono a Roma, Milano, Napoli, Como, Varese, Perugia, Piacenza, Treviso, Padova e Rovigo. Anche nel territorio veneziano la Guardia di Finanza ha effettuato decine di perquisizioni a carico di distributori e depositi situati a Chioggia, Vigonovo, Mira, Marghera, Mestre, Noale, Cavallino, Eraclea, San Stino e Concordia che hanno comportato il sequestro di 18 milioni di litri di carburante, il quale si tradurrà nel recupero di imposte evase per 23 milioni di euro di Iva e di 3 milioni di accise rispetto a una base imponibile non dichiarata di 120 milioni di Euro, con la denunciata di 12 persone. Il Procuratore di Venezia Carlo Nordio ha affermato: «L’importante ora è recuperare i soldi».