Gara fatale tra le due auto, spunta una supertestimone che si aggiunge nelle indagini sul tragico incidente stradale in cui ha perso la vita Giuliano Babbo. Il suo racconto cancella ogni dubbio sulla gara di velocità costata la vita all’operaio di Eraclea. La donna, ieri mattina, si è presentata alla caserma dei carabinieri di San Donà e ha raccontato di aver visto le due auto, ovvero un’Audi A3 che poi si è scontata frontalmente con la Ford Focus di Babbo, e un’Alfa 147, disposte parallelamente sulla bretella via Mario del Monaco, poco prima dello schianto mortale. Le ha seguite con lo sguardo dal suo cruscotto sentendo il rombo dei motori e distinguendo il loro terribile allineamento sulla strada. Le ha dunque viste intente in quella che è parsa senza dubbio una vera e propria gara di velocità tra i due automobilisti. La testimonianza che si aggiunge a quella di almeno un paio di altre persone è stata raccolta quale ulteriore prova contro i due cugini kosovari. Dall’analisi delle telecamere e dai controlli in corrispondenza dei caselli autostradali di Cessalto e Trieste sulla A4, i carabinieri di San Donà hanno appurato che i due, saliti a bordo dell’Alfa 147 di Balaj per la fuga dopo l’incidente, oltretutto abbandonando Babbo sulla strada, hanno impiegato circa mezz’ora per coprire i 110 chilometri di autostrada fino a Trieste, dove Kukiqi si è fatto curare all’ospedale Gattinara. Intanto i colleghi di lavoro di Babbo alla “3B” di Salgareda si sono uniti al lutto della famiglia della vittima: i genitori e le due sorelle di Giuliano devastati dal dolore. E lo stesso ha fatto l’amministrazione comunale di Eraclea con le parole del vicesindaco Graziano Teso che ha parlato di un fatto tragico che colpisce la comunità e di una condotta terribile che deve essere severamente punita.
Giovanni Cagnassi