I famigliari di Giuliano Babbo: «Non perdoniamo», sono queste le loro parole in occasione del triste anniversario. «Al momento è impossibile perdonare, il perdono ci potrà essere solo di fronte ad un vero pentimento». Un anno senza Giuliano Babbo, un anno con la morte nel cuore. Le parole, affidate al loro legale, l’avvocato Franco Zorzetto, sono quelle dei famigliari del 53enne operaio residente a Brian di Eraclea, morto nella notte tra il 24 e il 25 maggio 2017, in un incidente stradale a San Donà mentre rientrava a casa dopo il turno di lavoro in fabbrica. Uno scontro terribile, per il quale i due cugini kosovari Kajtaz Kukiqi ed Edmon Balaj lo scorso autunno sono stati rinviati a giudizio. Secondo l’accusa i due stavano facendo una gara in auto, fino quando l’Audi A3 di Kukiqi (uscito illeso o quasi dallo scontro e rintracciato successivamente dai carabinieri a Trieste) si era schiantata con la Ford Focus di Giuliano. «Il momento del perdono – hanno detto i famigliari, attraverso il loro legale – avverrà solo quando il clamore mediatico di questa vicenda sarà scemato e il dolore psichico inizierà a scemare. Ma soprattutto quando i responsabili di quanto accaduto prenderanno coscienza del grave fatto che hanno commesso. Ringraziamo chi, ancora oggi, continua ad esserci vicino e ci aiuta a sostenere un dolore che non ci lascerà mai». In queste ore sono tantissimi gli attestati di vicinanza arrivati ai genitori di Giuliano, papà Giorgio e mamma Vittoria e alla due sorelle Sonia e Barbara. «Ricordiamo Giuliano con il suo sorriso e la sua allegria – è il commento degli amici del 53enne – tutti noi ci auguriamo che venga fatta davvero giustizia».
Scritto da Giuseppe Babbo per il quotidiano “Il Gazzettino“