La Commissione di Accesso che sta indagando sull’attività del Comune sostiene di aver incontrato poca collaborazione sul territorio, addirittura qualcuno, in sede di Commissione Antimafia usa il termine “omertà”. I sindacati che rappresentano i lavoratori del Comune non ci stanno e spiegano: «Certe frasi lette potrebbero ingenerare un pericoloso sillogismo ovvero che tutti i dipendenti del Comune di Eraclea agiscono in concorso con il sodalizio criminoso o quanto meno sono fiancheggiatori dello stesso», spiegano in una nota comune Cgil Cisl e Uil, «ad oggi è stato sentito un solo dipendente dalla Commissione di indagine, nessun dipendente del Comune risulta ad oggi formalmente indagato per reati connessi all’arresto del sindaco. Inoltre nessun dipendente è stato sottoposto, dall’insediamento della Commissione di Indagine, a procedimento disciplinare per violazione dei propri obblighi istituzionali di “massima disponibilità e collaborazione” nei rapporti con altre pubbliche amministrazioni, come previsto dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Tutti i dipendenti stanno collaborando fattivamente con la Commissione nel fornire l’enorme mole di documentazione richiesta pur continuando a fornire i servizi all’utenza. E questo avviene da parte dei 55 dipendenti comunali».
Scritto da Carlo Mion per il quotidiano La Nuova Venezia.