Il dottor Andrea Babbo è il primo candidato ufficiale

C’è il primo candidato ufficiale alla carica di sindaco di Eraclea: è il medico Gian Andrea Babbo, chirurgo all’ospedale di San Donà, molto attivo nel sociale e appartenente a una storica famiglia originaria della cittadina. E nasce assieme a lui anche la lista civica “Buon Giorno Eraclea” a significare la svolta dopo una notte buia. Una lista che lui stesso definisce “della gente per la gente”, composta da persone appartenenti alla società civile che vogliono mettersi in gioco per ridare speranza a un territorio ferito. Il punto di partenza non è dunque la politica, ma le persone.

«Sarà una lista composta in buona parte da giovani affiancati da persone più esperte», spiega il dottor Babbo, 57anni il 30 agosto, «che parte dal basso, dal cuore della città e che si propone di essere un punto di novità proprio perché non legata a logiche di partito, ma ben ancorata ai bisogni delle persone, bisogni che non sono né di destra né di sinistra. L’impegno che ci proponiamo è incentrato sul sostegno alla famiglia», aggiunge, «al lavoro e all’impresa, all’educazione, all’ambiente, affinché ognuno di noi viva orgoglioso l’appartenere ad Eraclea. Attorno a questa iniziativa che ripeto, parte dalla gente comune, è nostra intenzione coagulare tutte le forze sane della città fatte di associazioni, forze politiche, singoli cittadini che desiderano condividere un progetto di democrazia partecipata qual è quello che proponiamo».

«Non basta più essere solo indignati o, peggio, delusi», conclude il primo candidato ufficiale, «è il momento di rimboccarci le maniche e metterci al lavoro attraverso una cultura della responsabilità. Desideriamo essere una presenza al servizio della vita sociale attraverso un dialogo aperto, capaci di ascoltare e di rischiare con entusiasmo. Approfittiamo per ringraziare il Commissario Prefettizio, dottor Vivola, per il prezioso lavoro svolto in questi mesi che permette a questa Comunità, qualunque sia l’esito elettorale, di riprendere il proprio cammino».