Impianti sportivi lasciati in uno stato di abbandono

Impianti sportivi lasciati in uno stato di abbandono. La voce è quella dei tifosi del Ponte Crepaldo, che puntano il dito sullo stato di abbandono del campo sportivo della frazione, l’impianto che ospita le partite della squadra locale. La formazione è iscritta al campionato di Prima Categoria e l’anno scorso si è resa protagonista conquistando all’ultima giornata una miracolosa salvezza. Passati i timori del calcio giocato, tra i tifosi stanno salendo i dubbi riguardanti le condizioni dell’impianto sportivo che la loro squadra del cuore troverà nelle prossime settimane al momento di riprendere l’attività «E’ come se il tempo si fosse fermato ai primi giorni di giugno» dicono i supporter biancoverdi «nel campo da gioco l’erba è incolta, nelle tribune sono cresciute delle sterpaglie e le panchine sono piene di nidi di vespe. Possibile che l’Amministrazione comunale non abbia programmato una normale attività di manutenzione come accade negli altri campi da calcio?». Da notare che gli impianti sportivi non vengono assegnati a titolo gratuito alla società sportiva, ma viene applicata una tariffa d’uso oraria da parte dell’ EPS (Eraclea Patrimonio e Servizi). Quest’ultima dovrebbe assicurare una adeguata manutenzione. Per i sostenitori della squadra della frazione di Eraclea è come se il campo fosse stato abbandonato a se stesso «Ci chiediamo in che maniera la squadra, e di riflesso la società» aggiungono i tifosi «nelle prossime settimane potrà riprendere la normale attività e se questa situazione non farà altro che creare delle difficoltà alla preparazione. Non dimentichiamo poi che sicuramente una manutenzione regolare dell’impianto Impianti sportivi lasciati in uno stato di abbandonoagevolerebbe la ripresa degli allenamenti e sarebbe meno onerosa». Ad essere richiesta è dunque una maggiore attenzione nei confronti di squadra e società. «Questa società ha ottenuto dei risultati importanti, confermando la categoria» concludono i tifosi biancoverdi «merita quindi un’attenzione maggiore dal mondo istituzionale.

Scritto da Giuseppe Babbo per il quotidiano “Il Gazzettino