La commissione ministeriale presieduta dal viceprefetto Piera Bumma e composta da Domenico Frustagli, tenente colonnello della Guardia di Finanza e Riccardo Sommariva, vicequestore aggiunto a Venezia ha chiesto ed ottenuto tre mesi di proroga, quindi continuerà a indagare tra gli uffici del Comune di Eraclea fino al prossimo 7 novembre. Se si arriverà allo scioglimento dell’ammistrazione comunale per mafia, si tornerebbe alle urne solo tra più di due anni. Sotto la lente d’ingrandimento è finita una miriade di atti della giunta dell’ex sindaco di Eraclea, Mirco Mestre, arrestato lo scorso 19 febbraio e ai domiciliari dallo scorso 7 giugno, nell’ambito di un’indagine della Dda su infiltrazioni e favori al clan dei Casalesi che ha portato all’arresto di un totale di 50 persone. E da questo terremoto giudiziario, il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto, ha nominato la commissione d’indagine che, oltre agli atti dell’ultima Amministrazione, sta vagliando anche quelli delle giunte precedenti, con un salto all’indietro di circa vent’anni.
Al termine delle indagini il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto avrà a disposizione 45 giorni per preparare la relazione finale da inviare al Ministero dell’Interno. E per Natale si conoscerà una volta per tutte il destino di Eraclea. Sulla base dei riscontri ottenuti, al Presidente Repubblica spetterà infatti la decisione finale, ovvero se sciogliere il Comune per mafia. Con l’aggravante del rinvio delle elezioni amministrative, visto che di fronte allo scioglimento per mafia il Comune verrebbe amministrato per due anni da una nuova commissione composta da tre commissari, tutti provenienti da fuori provincia. Nell’ipotesi contraria, ovvero se le indagini della commissione dovessero essere archiviate, Eraclea potrebbe invece tornare al voto già nella prossima primavera.
«Sappiamo che è stata concessa la proroga – commenta il commissario straordinario, Giuseppe Vivola – e al momento non possiamo che attendere con fiducia la conclusione del lavoro della commissione. Il clima in municipio è sereno, tutti i dipendenti si sono messi a completa disposizione della commissione che sta svolgendo i propri accertamenti».
Scritto da Giuseppe Babbo per il quotidiano “Il Gazzettino“