La Fibra ad Eraclea. Vi sveliamo pregi e difetti dell’offerta di Tim. In Italia di banda larga o internet veloce, tanto per definirla con termini semplici e comprensivi a tutti, si parla oramai da diverso tempo. Dall’ex governo Renzi era stata definita strategica in quanto fattore cruciale di crescita economica e di occupazione, essendo la condizione necessaria per tutta una serie di servizi. L’Italia in tema di banda larga è purtroppo al di sotto della media europea ed ha un ritardo di circa 3 anni sui partners della coalizione. Su quale tecnologia si basa la banda larga? La più tipica è quella assicurata dalla connessione tramite fibra ottica (che non è il caso di Eraclea), tecnologia di trasmissione dati che utilizza, invece del tradizionale doppino telefonico in rame (come ad Eraclea), piccoli cavi in fibra vetrosa che permettono la propagazione di segnali ottici. Potremo definire banda ultra larga, nel prossimo futuro, anche il 5G che sarà usufruibile tramite smartphone ma non con quelli attualmente in nostro possesso. In questo caso stiamo parlando di una connessione a onde radio che è prossima al lancio anche in Italia.
Probabilmente alcuni di voi non sono a conoscenza che la banda larga via cavo è disponibile anche ad Eraclea da inizio 2018. La notizia è passata inosservata forse perchè non se ne era ancora parlato sugli organi di stampa. Il primo a riportare la notizia in questi giorni è il quotidiano La Nuova Venezia, ma ci ha dedicato solamente un trafiletto che ora analizzeremo assieme in quanto contiene delle considerazioni a mio parere discutibili (in carattere italico il testo dell’articolo).
- Eraclea è tra le città italiane scelte da Tim per il lancio dei servizi a banda ultralarga sulla nuova rete in fibra ottica.
Non è vero e mi riferisco a “città scelte da Tim”, in quanto, fino a qualche tempo fa, Eraclea era stata esclusa dalla lista delle località in cui Tim aveva deciso di investire per portare la banda larga a tutti i cittadini. Eraclea, come molte altre località minori della nostra penisola, era finita nella mappa delle “zone bianche” che sono le zone considerate a fallimento di mercato dove gli operatori non investono. Salvo poi cambiare strategia ed intenzioni quando la stessa Tim, al pari di Fastweb ed altre telco minori, ha perso la gara d’appalto indetta dal governo per coprire con la banda larga tutte quelle zone dove gli operatori non erano intenzionati ad investire. La gara d’appalto è stata vinta da Open Fiber che ha sbaragliato le società avversarie, Tim compresa, con un’offerta migliore dal punto di vista economico e qualitativo (FTTH). Per chi non la conosce, Open Fiber è la società attraverso la quale il Gruppo Enel ha cominciato ad operare nel mercato italiano della fibra ottica.
- Sarà possibile utilizzare la connessione superveloce fino a 200 megabit al secondo in download, a beneficio di tremila unità immobiliari.
Nemmeno questo è vero o, diciamo meglio, trattasi di affermazione poco precisa ed oltremodo ottimistica. I numeri reali sono ben differenti ed è la mia stessa connessione a testimoniare quanto sto scrivendo. A metà gennaio, avuta la certezza che i lavori di adeguamento erano terminati e che “Tim Fibra” era disponibile alla commercializzazione anche ad Eraclea, sono stato fra i primi a chiedere il passaggio alla Fibra provenendo dalla ADSL. Mi mandano un tecnico, probabilmente di una impresa esterna, per portarmi il router, un Technicolor marchiato Tim. Consegnatomi l’apparecchio questo se ne va dicendomi che avrebbe fatto ritorno dopo una modifica da fare in centrale. Più visto, che sarà successo? Attendo inutilmente fino a sera poi faccio una prova, almeno l’accesso ad Internet sembra funzionare anche se i risultati in termini di velocità sono scadenti per una fibra: circa 35 Mbps. Chiamo l’assistenza e questa volta mi inviano un paio di tecnici (in divisa) Tim che apportano una necessaria modifica alla cablatura di casa mia. La velocità sembra giovarne aumentando fino ad attestarsi sui 45 Mbps, ma siamo ancora abbastanza lontani dai numeri sventolati da Tim (vedi immagine a fondo pagina dello speed test: 43 in download e quasi 15 in upload). E i 200 megabit offerti da Tim? Utopia. Tim si difende affermando che la perdita di velocità varia in base alla distanza dell’utente dall’armadietto che serve quella zona. La verità è che quella commercializzata ad Eraclea, come in altre zone d’Italia, non è Fibra, o meglio lo è solo in parte. Si tratta di una tecnologia chiamata FTTC (fiber to the cabinet), in pratica la fibra viene utilizzata solamente nel tratto dalla centrale all’armadietto di zona, il tratto seguente dall’armadietto a casa vostra fa uso del solito “vecchio” doppino in rame, lo stesso usato dalla ADSL ed ancora prima dai vecchi modem anni 90. Ma per quanto tempo vorranno sfruttare ancora una vecchia rete in rame che oramai è obsoleta e degradata? Ovvio che le velocità di connessione ne risentono.
- Ivan Russo, responsabile Access Operation Line Veneto Nord di Tim, è entusiasta: «Questa moderna infrastruttura di rete consentirà ai cittadini, alle imprese e al Comune di usufruire di servizi innovativi in grado di contribuire allo sviluppo dell’economia locale e alla sempre maggiore efficienza dei servizi urbani, ad esempio nei campi dell’infomobilità e della sicurezza».
Moderna infrastruttura di rete? Non stiamo parlando di pura fibra (FTTH), ma del solito vecchio doppino di rame, quest’ultima come può essere considerata una moderna infrastruttura?
Concludo elencando quali sono, a mio parere, i pro ed i contro della proposta Tim Fibra per Eraclea e per le altre località coperte da tecnologia FTTC. Cominciamo dalle note negative: Non si tratta di fibra vera e propria ma di un “ibrido” fibra e (vecchio) rame con la diretta conseguenza che la velocità di connessione degrada progressivamente all’allontanarsi dall’armadietto presente nella vostra zona. Oltretutto quando si raggiunge una certa distanza il collegamento diventa instabile e si può arrivare al punto di dover rinunciare. Altro punto negativo è che siete “costretti” ad usare il router di Tim altrimenti non vi funziona più il telefono di casa. Con il passaggio a Tim Fibra la linea fissa funziona con la tecnologia VoIP ed il telefono di casa va collegato al router Tim, solo così funziona. Purtroppo devo constatare che il router Fritz che usavo in precedenza era sicuramente migliore di quello fornito da Tim.
Di positivo c’è da considerare l’aumento di velocità che si ha, in ogni caso, rispetto alla ADSL sia in download che in upload (la percentuale di guadagno più sensibile è sicuramente per la seconda cioè l’upload).
Per il momento in zona non esistono alternative, una situazione che mi ha portato al passaggio a “Tim Fibra”. Quindi se siete interessati anche voi ad una migliore velocità di connessione rispetto all’ADSL e disposti a chiudere un occhio su quanto ho scritto in precedenza allora procedete al passaggio. Ma, se non avete fretta e siete disposti ad attendere l’arrivo di Open Fiber, la società che che ha vinto il bando governativo e che effettuerà i lavori necessari per portare la fibra in tutta Italia, pazientate fino al 2019/2020. Vi starete chiedendo quali sono le differenze con la fibra Tim. La tecnologia adottata da Open Fiber non prevede rame ma solo fibra quindi FTTH (Fiber to the home), in pratica la fibra arriva fino a casa vostra. Con FTTH non ci sono perdite di velocità ed il collegamento è sicuramente più stabile.
Scritto da Enrico Manzini per Eraclea Online