I genitori sono morti a distanza di tre anni l’uno dall’altro, ma i figli non sono stati lasciati soli. Dopo l’incendio della casa in via Petrarca a Eraclea a metà febbraio, in cui si è tolta la vita la donna, i due figli, fratello e sorella di 21 e 19 anni, sono rimasti senza familiari e senza un’abitazione. Una sofferenza che non è passata inosservata e di fronte alla quale la comunità ha deciso di intervenire.
L’associazione In Cammino con Maria e anche tanti imprenditori locali e famiglie hanno voluto aiutare i due ragazzi. È iniziata una raccolta fondi e nel frattempo fratello e sorella sono stati ospitati da una famiglia. Adesso, grazie anche agli incentivi dello Stato ed ai bonus per la riqualificazione energetica, potranno sistemare l’abitazione danneggiata dall’incendio. «Quanta gente ha vissuto il dolore di questi ragazzi», hanno commentato i volontari dell’associazione In Cammino con Maria, «quanti hanno sentito la chiamata dopo una ferita così lacerante. Potevamo girarci dall’altra parte, forse tante altre volte l’abbiamo fatto, ma questa volta è stato diverso. C’è qualcosa che rende quel dolore così familiare, che non ci ha permesso di voltare lo sguardo. Non lo ha fatto a suo tempo don Giampaolo Girardello quando nel 2003 accolse tutta la famiglia di origine straniera in un piccolo appartamento ricavato sotto la canonica a Torre di Fine. E non lo faranno ora i cittadini di Eraclea con i figli. Così ognuno ha deciso che, anziché giudicare, fosse assai meglio abbracciare e farlo concretamente, donando soldi e tempo, capacità e preghiere. La risposta ognuno la trova dentro di sé in ragione di quanto a fondo spinge la propria ricerca. Grazie a tutti per quanto hanno fatto».
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano “La Nuova Venezia”