«Bavaglio alle minoranze». E’ scontro tra i banchi del Consiglio comunale perchè dallo scorso luglio le interrogazioni protocollate dalle opposizioni non vengono discusse. Compresa quella del consigliere Danilo Biondi della Civica con Talon, per affrontare le modifiche al Consiglio comunale decise dalla maggioranza un anno fa e che regolamentano proprio le modalità di discussione di interrogazioni e mozioni. «E’ un’interrogazione che ho presentato ancora lo scorso 21 novembre ma che negli ultimi due consigli non è mai stata discussa attacca Biondi anche nell’ultima seduta consiliare ho provato ad illustrarla ma senza successo, sono stato bloccato». A impedire la discussione è stata una norma del nuovo regolamento, che vieta la discussione delle interrogazioni quando tra i punti all’ordine del giorno c’è l’approvazione del bilancio (come accaduto nell’ultimo consiglio) o delle modifiche ai regolamenti comunali. «In realtà il regolamento indica non è di regola prosegue Biondi ciò significa che non è impossibile farlo. Pertanto con comunicazione scritta ho chiesto di modificare l’ordine del giorno, ma senza ricevere nessuna risposta. In consiglio comunale ho provato a rinnovare la mia richiesta, ma mi è stato impedito di parlare. Eppure le interrogazioni e le interpellanze sono delle domande, in forma scritta, su una determinata questione, rivolte al sindaco o a un assessore, per conoscere i criteri in base ai quali sono stati presi alcuni provvedimenti. Sono forme di democrazia che consentono ai consiglieri comunali, specialmente a quelli di minoranza, di esercitare attivamente il proprio ruolo di rappresentante istituzionale dei cittadini». Da ciò i timori per il futuro: «Se questo andazzo dovesse continuare, visto il numero esiguo di sedute consiliari (solo sei nel 2018) conclude il consigliere di opposizione – risulta chiaro che vi è l’intenzione palese di ridurre la possibilità di partecipazione attiva delle minoranze».
Scritto da Giuseppe Babbo per il quotidiano “Il Gazzettino“