L’allarme è scattato attorno alle 22 di martedì sera, per l’esondazione del canale Revedoli a Torre di Fine. L’acqua, spinta dalle raffiche di vento provenienti dalla costa, ha invase i tratti più bassi della carreggiata lambendo di poco le abitazioni della frazione. Per questo per la situazione per tutta la notte, sono stati i volontari della Protezione civile di Eraclea. Una situazione che ha ricordato a tutti quanto è accaduto lo scorso anno, quando nel pieno della tempesta Vaia, le case della golena furono allagate con la conseguente evacuazione delle famiglie. Una situazione che fortunatamente questa volta non si è ripetuta, ma ha lasciato ugualmente il segno. Soprattutto negli argini della carreggiata stradale, danneggiati in più punti a causa dell’esondazione e per questo infranti verso il fondo della stessa golena. Mercoledì mattina ad intervenire sono stati i tecnici del Consorzio di Bonifica assieme al tecnici del Comune che hanno messo in sicurezza i tratti danneggiati, mentre nel prossimi giorni scatteranno gli interventi di sistemazione. Chiuso al traffico il ponte di barche che unisce Jesolo con Eraclea proprio de Revedoli e che proprio un anno fa era stato pesantemente danneggiato dalla piena del Piave. Ma sempre ad Eraclea a preoccupare è stata la situazione nella spiaggia dove martedì sera il mare ha superato gli accessi arrivando a ridosso del centro della località. La situazione più critica si registra lungo via Marinella, dove le onde hanno oltrepassato le mura di protezione arrivando fino a sotto le case. Ingenti i danni sull’arenile, completamente devastato dalla furia delle onde. Il mare mosso ha infatti spazzato via gran parte della sabbia depositata lo scorso giugno, scoprendo i gradoni in cemento. Danneggiate anche le strutture degli stabilimenti balneari, come cabine e magazzini che sono stati rovesciati dal vento. Danni anche all’isola del Mort, la spiaggia naturista è stata flagellata per l’ennesima volta dalle onde. Mercoledì mattina in sopralluogo per constatare la situazione sono stati gli addetti dell’ufficio tecnico del Comune che hanno riferito di una situazione di forte criticità.
«Ci sono i danni provocati dall’erosione, che ancora una volta ha lasciato il segno danneggiando tutta la spiaggia — è stato spiegato — e quelli che riguardano le attrezzature degli stabilimenti. La conta è solo all’inizio, ma rischia di essere ancora una vota pesante». In sopralluogo sulla spiaggia anche il presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton: «Le condizioni sono critiche — ha spiegato — probabilmente ancora di più rispetto alla tempesta dello scorso anno. In tutta la costa siamo stati colpiti in maniera pesantissima e oltretutto è previsto un ulteriore picco: c’è solo da sperare che il vento non sostenga ulteriormente l’azione del mare. Abbiamo riportato ingenti danni strutturali agli stabilimenti balneari ed alle strutture in genere, oltre ad una diffusa devastazione che necessiterà di interventi manutentivi prolungati e impegnativi in termini di tempo e costi». Da registrare che a Jesolo l’Associazione jesolana albergatori, vista la situazione di criticità, ha deciso di convocare un consiglio straordinario per valutare i danni subiti dagli hotel fronte mare. «Ci sono alcune strutture fronte mare che hanno subìto degli allagamenti, in certi casi anche con danni importanti — spiega il presidente di Aia, Alberto Maschio – Siamo preoccupati per le conseguenze della mareggiata e dei danni subiti. Ho, in ogni caso, invitato tutti i consiglieri a raccogliere le informazioni necessarie ad avere un quadro più dettagliato dei colleghi che hanno avuto dei danni».
Scritto da Giuseppe Babbo per il quotidiano “Il Gazzettino“