Si è schiantato contro un platano in auto, sulla via Triestina Bassa alle 5 di domenica mattina. Così è morto Mattia Ferrazzo, 30 anni, residente in via Tintoretto a Eraclea, di professione posatore di piastrelle. Uno schianto tremendo, probabilmente a causa di un colpo di sonno che si è rivelato fatale. Al volante della sua Audi A3 bianca, Ferrazzo ha perso il controllo poco dopo la rotatoria di Ponte Capitello, imboccando la via Triestina Bassa nella direzione di Eraclea. In corrispondenza della prima semicurva, l’auto ha sbandato sulla sinistra invadendo la corsia opposta e finendo contro uno dei platani lungo la strada a velocità abbastanza sostenuta. L’impatto è stato violentissimo e il trentenne è morto sul colpo, intrappolato nell’abitacolo dell’auto distrutta. L’allarme è stato dato da alcuni residenti che hanno sentito il colpo che ha rotto improvvisamente il silenzio della notte, poi i primi automobilisti in transito che si sono fermati. I soccorsi sono arrivati poco dopo, con i vigili del fuoco e i sanitari del 118, quindi i carabinieri nel turno di notte per i rilievi. I vigili del fuoco di San Donà hanno dovuto tagliare l’auto con cesoie e divaricatore idraulico, lavorando per circa un’ora prima di estrarre il corpo senza vita di Mattia Ferrazzo. Ormai non c’era più nulla da fare per lui. L’autosoccorso della carrozzeria “3 Stelle di Eraclea” è quindi arrivata sul posto per il recupero del veicolo distrutto dallo scontro con il platano. Una morte tragica per questo trentenne molto conosciuto, ex calciatore del Ponte Crepaldo. Ieri mattina tutta Eraclea si è svegliata come in un incubo dopo aver saputo del tragico incidente in cui Ferrazzo ha perso la vita. Soprattutto negli ambienti del calcio di Eraclea e Ponte Crepaldo, dove era stato una promessa come calciatore. Un durissimo colpo anche per il presidente del Ponte Crapaldo, Guglielmo Boso, molto legato all’ex calciatore e alla sua famiglia. Ferrazzo era appena andato a vedere, sabato sera, la partita di calcio, Memorial Giuliano Boatto, allo stadio di calcio di Eraclea, torneo dedicato a un altro giovane di Eraclea morto nel 2003 in un tragico incidente d’auto. Sabato aveva lavorato tutto il giorno, lui che era un esperto posatore di piastrelle, alla costruzione della sua casa proprio vicino allo stadio del Ponte Crepaldo. Quella casa che avrebbe condiviso con la fidanzata Marianna Milan, studentessa universitaria. Sabato non erano stati assieme perché lei era con alcune amiche a una cena, mentre lui aveva visto tra gli spalti la partita del Memorial Boatto. Era stanco perché aveva lavorato tutto il pomeriggio. Poi è rimasto con alcuni amici a Eraclea ed è tornato a casa. Verso l’una di notte è uscito nuovamente per trascorrere la nottata con loro. Verso le cinque stava rientrando a casa verso la sua abitazione di via Tintoretto dove viveva con i genitori, Diego e Vania Amadio. Aveva dunque una sorella più grande, Ingrid, anche lei molto conosciuta. Ma a casa purtroppo non è arrivato. Poco più tardi sono stati avvertiti i familiari del tragico incidente stradale in cui ha perso la vita Mattia. Ora la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa che sia rilasciato il nulla osta per la sepoltura, mentre l’auto è stata sottoposta a sequestro per tutti gli accertamenti che seguiranno in questi giorni. (Scritto da: Giovanni Cagnassi)