Graziano Teso, ex sindaco ed ex vice-sindaco di Eraclea è stato tradotto in carcere. Per Eraclea è l’ennesimo colpo. «Non voglio esprimermi sulle posizioni personali del rito abbreviato», ha commentato la sindaca attuale, Nadia Zanchin, «e manterrò questa linea. La sentenza della Cassazione che ha confermato l’associazione di stampo mafioso è per la città di Eraclea un ulteriore danno all’immagine, ed è difficile da accettare per una comunità travolta da anni di indagini e processi».
Dopo il rito abbreviato e la sentenza della Cassazione, per Graziano Teso era solo questione di tempo e neppure le sue precarie condizioni di salute gli hanno permesso di evitare l’arresto. Deve scontare la pena definitiva a due anni e due mesi di reclusione che la Corte di Cassazione gli ha inflitto poche settimane fa. Graziano Teso è stato trasferito al carcere di Santa Maria Maggiore, raggiungendo in carcere tutti gli altri imputati già condannati in rito abbreviato. Ora il suo avvocato Dimitri Girotto ha presentato istanza al Tribunale di Sorveglianza viste le gravi condizioni di salute ed è probabile che, trascorsi i tempi tecnici, torni a casa o possa essere affidati ai servizi sociali e pene alternative.
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano La Nuova Venezia