Elezioni amministrative, le candidature dei Babbo. Dopo la discesa in campo della zia, il nipote è pronto a lasciare. Il medico chirurgo vascolare Gian Andrea Babbo sembrava intenzionato a prendersi la seria responsabilità di candidarsi a sindaco in una città sotto i riflettori come Eraclea, dopo gli arresti per mafia e voto di scambio. Ma l’inaspettato arrivo della zia, l’ex consigliera comunale di San Donà e preside della scuola Schiavinato, Anna Maria Babbo, avrebbe creato un tumulto in famiglia. Tra zia e nipote non mettere il dito. La locuzione non fa rima, ma ha comunque un significato profondo e invita a non curarsi troppo di vicende familiari. Resta il fatto che zia e nipote assieme in campagna elettorale stonano e non poco.
Intanto girano anche altri nomi. C’è l’ex assessora ai servizi sociali della giunta di Mirco Mestre, Valentina Doretto, ad esempio, mentre si è ritirato l’ex poliziotto Lauro Catto, anche lui originario di Eraclea e molto acclamato da chi voleva l’uomo forte. Ora c’è anche il M5s che ha lanciato Eraclea In Movimento con l’intenzione di presentare un candidato. Resta il nome di Italo Trevisiol, ex vice sindaco a fianco di Giorgio Talon, che ha auspicato una grande lista unica con tutte le forze politiche d’intesa per cambiare le sorti della cittadina.
Stefano Stefanetto, architetto e assessore nella giunta Talon, interviene nel vortice di candidature: «Sento tanti nomi gettati sul piatto non si sa da chi, sospette autocandidature, personaggi di spessore discutibile. Mi chiedo chi li abbia presentati. Invece vorrei sentire parlare, prima dei nomi, dei problemi che dovremo affrontare a Eraclea, dei programmi che dovremo attuare per uscire dal buco nero, per tornare a crescere e conquistare la fiducia degli elettore, soprattutto giovani».
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano “La Nuova Venezia”