Fino all’ultimo hanno sperato di poter restare nelle loro case, ma l’ondata di piena di ieri verso le 15 non ha lasciato scampo. Gli sfollati sono una sessantina tra San Donà ed Eraclea. Otto famiglie a San Donà, dieci ad Eraclea. In quest’ultimo comune, parte delle famiglie, in tutto 15 persone, sono state ospitate a Ca’ Manetti di fianco al municipio, assistite dai volontari delle associazioni che hanno portato brande, viveri e bevande calde. Sono soprattutto anziani che oggi sperano di poter rientrare a casa. A Eraclea, lungo via Piave, il fiume ha raggiunto la sommità dell’argine mettendo in allarme il paese fino all’una di notte. A scopo precauzionale alla casa di riposo Anni Sereni un centinaio di anziani sono stati spostati al piano superiore.
Per l’amministrazione comunale la situazione è sempre stata sotto controllo. «Abbiamo assicurato il massimo impegno dicono il sindaco Mirco Mestre e l’assessore Valentina Doretto, rimasti ininterrottamente a presidiare il territorio. La macchina dei soccorsi si è occupata di varie emergenze, partire dall’assistenza agli abitanti di Revedoli. In via precauzionale abbiamo avvisato i cittadini del capoluogo, quelli più vicini al Piave, di recarsi ai piani superiori. La situazione è stata sempre sotto controllo». A seguire le operazioni anche il Genio Civile con il quale il sindaco Mestre è rimasto sempre in contatto mentre ieri sera al primo cittadino è arrivata una telefonata dal sindaco metropolitano Luigi Brugnaro che ha inviato a Eraclea una squadra di volontari provinciali.
Testo tratto dai quotidiani: Il Gazzettino e Nuova Venezia