Prete “boxeur” fa scappare i ladri dalla canonica e li minaccia apertamente: “Vi prendo a pugni” . Così ha gridato don Mirco Pasini, parroco della chiesa di Torre di Fine, frazione di Eraclea, che è stato per anni ministro di culto anche in via Piave a Mestre e nella sua vita pastorale ha affrontato di tutto con coraggio e incredibile forza spirituale. Un omone dallo sguardo fiero, che ricorda un moderno don Camillo, che però a Eraclea non ha un Peppone con cui confrontarsi. Ha trovato invece dei ladruncoli che non esitano a rubare anche in chiesa senza sapere che chi li aspetta non ha un ramoscello di ulivo in mano, ma un bel bastone pronto per essere vibrato sulle loro teste. Così venerdì sera i ladri, in tutto tre, si sono imbattuti nel sacerdote che se li avesse presi con le sue manone avrebbe impartito loro una bella e sonora lezione.
Lo ha anche scritto sui social e la sua reazione, descritta per filo e per segno, è diventata virale. Perché a Eraclea don Mirco è amato da tutti che lo apprezzano per la sua generosità, ma anche la forza e il coraggio proprio dell’uomo oltre che del sacerdote. Intorno alle 21, don Mirco era a casa e ha sentito dei rumori sospetti verso la canonica. Prima di tutto qualcuno ha suonato vigorosamente il campanello, ben tre volte di seguito. Con calma si è alzato ed è andato alla porta. Ha osservato dallo spioncino: nessuno in vista. È andato allora in cucina e, scostando la tende, ha visto 3 ragazzi vicino al davanzale. Uno si stava già infilando dei guanti per alzare una zanzariera. Ha aperto la tenda di colpo e ha gridato. Subito qualche frase colorita in dialetto veneto: “Ndè fora dai c..” , tanto per essere chiari. Anche un prete può perdere le staffe se vede i ladri che violano la canonica, la chiesa, la casa di Dio. E subito dopo: “Torné indrio che ve spacco a faccia”.
Ha visto tre ragazzi giovani, non troppo alti, robusti e ha chiamato il 112 sapendo che in questi casi è meglio non rischiare troppo e affidarsi ai tutori dell’ordine. Don Mirco ha aperto la porta ai carabinieri con un bastone in mano, pronto a difendersi in ogni modo da eventuali aggressioni. I carabinieri hanno effettuato le indagini del caso e poi hanno lasciato la chiesa di Torre di Fine, fortunatamente senza che ci fossero state colluttazioni né furti. Don Mirco rincara la dose nel suo sfogo su Facebook: «Cari, se leggete questo post venite che vi spacco la faccia». Altro che retta via. Il parroco non nega assolutamente nulla e ribadisce quello che ha scritto sull’onda della rabbia e della tensione: «Quello che è successo è molto grave, rubare persino in chiesa. Un parroco deve anche saper reagire, impartire delle lezioni a chi sbaglia in questo modo».
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano “La Nuova Venezia”