Christian Sgnaolin, che per anni è stato il braccio destro imprenditoriale di Donadio, il boss di Eraclea legato al clan dei casalesi, ha riempito centinaia di pagine di verbale, accettando di collaborare con la Procura di Venezia per fare luce sulle attività criminali del gruppo. Alcune sue dichiarazioni: «Luciano Donadio? Persona arrogante, ammalato di megalomania». «Graziano Teso? E’ sempre stato il vero sindaco e politico onnipotente ad Eraclea, anche con il povero Mirco Mestre. Per le elezioni del 2006 è stato sostenuto finanziariamente da Luciano Donadio e da Graziano Poles, e anche per quelle precedenti».
Sgnaolin titolare della Imperial Agency si è deciso a vuotare il sacco, è già stato ascoltato quattro volte illustrando i rapporti del boss con la politica locale e con i direttori di banca compiacenti. Ha raccontato di estorsioni, episodi di usura, truffe e frodi fiscali, ma anche delle armi che Donadio faceva custodire, una delle quali usata in un tentato omicidio fra albanesi.
Sgnaolin ha spiegato di conoscere fin da bambino l’ex sindaco di Eraclea, Mirco Mestre, accusato di voto di scambio, e di essere stato lui a presentarlo a Donadio, di cui diventò l’avvocato civilista. Quanto al progetto per un impianto a biogas che, secondo la Procura, costituirebbe la contropartita promessa in cambio dei voti garantiti dal boss, l’imprenditore ha raccontato di essersi recato, ad elezione avvenuta, a trovare il neo sindaco, al quale Donadio aveva già anticipato il progetto. Assieme a Sgnaolin, in un incontro durato una decina di minuti, organizzato nello studio di avvocati di Mestre, parteciparono anche i due imprenditori che avrebbero dovuto realizzare l’impianto. «Mestre ci disse che l’idea era interessante e che gli piaceva», per poi metterli in contatto con un architetto del Comune. Il progetto poi non andò in porto perché gli imprenditori interessati non riuscirono a presentare la richiesta per tempo, ha precisato Sgnaolin. Aggiungendo che Mirco Mestre non gli chiese né ebbe da lui alcun appoggio elettorale. Quanto a Graziano Teso, il titolare della Imperial Agency ha dichiarato di aver saputo da Donadio e Poles che «dovrebbe essere socio o comunque interessato in una grossa operazione immobiliare in corso di esecuzione ad Eraclea. Forse ha quote in una società inglese che sarebbe interessata al progetto. Forse si tratta dell’operazione di Valle Ossi o del campeggio».
Scritto da Gianluca Amadori per il quotidiano “Il Gazzettino“