Concessioni sulla spiaggia di Eraclea, arriva un esposto da parte della Cogest. I gestori del consorzio di Eraclea si sono rivolti a un legale, l’avvocato Pierpaolo Alegiani, ipotizzando una truffa aggravata, con il concorso del Comune, per omissioni in atti d’ufficio. I fatti riguardano la precedente amministrazione comunale, quella guidata dall’ex sindaco Mirco Mestre, e adesso tutta la documentazione relativa è stata posta all’attenzione della Procura della Repubblica. L’attenzione si focalizza sui lavori che erano stati assegnati sull’arenile e le relative concessioni ma, soprattutto, sui costi che sono stati sostenuti in “Eraclea Spiaggia”.
Cogest Scarl, con la legale rappresentante, Viviana Ferrazzo, si occupa infatti dell’organizzazione e della gestione delle spiagge, ma è socia, allo stesso tempo, di “Eraclea Spiaggia”, società cooperativa a responsabilità limitata. Quest’ultima società segue lo sviluppo, la gestione e il coordinamento dei servizi comuni dei soci consorziati, a supporto di tutte le attività turistico-ricettive-balneari che trovano una cornice lungo il litorale di Eraclea e di Jesolo. E, nella compagine sociale di Eraclea Spiaggia, Cogest detiene l’8,54% delle quote. Vi sono poi ulteriori quattro soci di minoranza. Si tratta di Miramare Sas, con il 10,04% del capitale sociale, e poi di Gestur scarl, con il 13,87% del capitale sociale; ancora, di Pianomare Sas, con il 5,98% e, infine, di Kafi Snc, con il 5,07%. Il socio di maggioranza è dunque Eraclea Beach Srl, che detiene il 56,5% del capitale sociale, e che di fatto ne dirige l’attività.
Secondo l’esposto presentato da Cogest, dunque, Eraclea Beach avrebbe abusato dello strumento sociale per conseguire un ingiusto profitto, arrecando un danno ai soci di minoranza. E il sospetto insinuato è che l’attività compiuta abbia anche coinvolto il Comune di Eraclea, allora guidato dal sindaco Mirco Mestre, determinando pertanto un danno erariale. Eraclea Beach, il socio di maggioranza del consorzio Eraclea Spiaggia scarl, nel 2010 aveva infatti presentato al Comune di Eraclea un’istanza per chiedere l’assegnazione di una concessione demaniale marittima nel settore Sa1 del Piano Particolareggiato Intercomunale dell’Arenile, nella porzione di Eraclea al confine con Jesolo, per costituire uno stabilimento balneare e relativi servizi. Il Comune, all’epoca, fece una gara, che poi fu vinta da Eraclea Beach, impegnandosi a fare investimenti e opere precise. Opere che poi sono state effettivamente realizzate ma, secondo l’esposto, sono state messe a carico anche degli altri soci, vista la maggioranza assoluta nel consorzio di gestione, soggetto che era previsto dal regolamento demaniale.
La situazione è stata segnalata più e più volte al Comune di Eraclea, con l’allora giunta guidata da Mirco Mestre, mentre parallelamente veniva richiesto un intervento. L’intervento più volte sollecitato, tuttavia, non è mai arrivato, nonostante il regolamento demaniale obblighi il Comune a deliberare la ripartizione dei costi di gestione tra i soci. Per questo motivo, Cogest ha deciso di procedere con un esposto, che verifichi l’esistenza dei profili che configurerebbero il reato di truffa aggravata. Ora tutto è al vaglio degli inquirenti, con ipotesi di truffa aggravata in concorso, omissione in atti d’ufficio e danno erariale.
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano “La Nuova Venezia”