Stalking, la 38enne di Eraclea resta in carcere. Il giudice per le indagini preliminari, David Calabria, ha infatti convalidato l’arresto, eseguito dai carabinieri, mantenendo la misura cautelare nei confronti della donna, come richiesto dalla p.m. Paola Tonini. Per C.M.I. residente ad Eraclea ma di origini rumene, arrestata nei giorni scorsi per aver reso la vita dell’ex marito e della suocera un inferno l’accusa è di stalking, ovvero, “atti persecutori” contro l’ex marito italiano, che l’ha più volte denunciata. Dopo la separazione, lei ha iniziato a bere e ha perso la testa, diventando sempre più violenta: ha iniziato perseguitando l’uomo e la madre con continue telefonate notturne, per poi passare agli insulti e grida per strada, arrivando infine ad aggredire l’anziana donna. L’ultimo episodio risale a venerdì scorso. Dopo aver incrociato la ex suocera per strada – che stava tornando verso casa in bicicletta – C.M.I. l’ha spinta, facendola cadere rovinosamente a terra. A dare l’allarme e chiamare il 112 è stato un automobilista di passaggio, richiamato dalle grida dell’anziana e che si è fermato per prestarle i primi soccorsi, mentre la donna continuava a inveire, completamente fuori controllo: i sanitari del 118, giunti sul posto per prestare soccorso alla vittima, hanno dovuto ben presto occuparsi anche della sua stalker, per calmare il suo forte stato di agitazione. La donna deve rispondere di violazione dell’art 612 bis “atti persecutori” .
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano La Nuova Venezia.