Ufficio Postale di Eraclea presso l’ex Scimmia D’Oro? Giovanni Burato, segretario della Lega Nord di Eraclea, lancia l’idea di spostare l’ufficio postale nella vecchia osteria che attualmente versa in un avanzato stato di degrado. Un tempo c’era un’antica osteria che la leggenda di Eraclea narra essere stata l’osteria della “bella mora” della canzone “Di qua di là del Piave”, ora c’è un cantiere abbandonato. Tra le case del centro storico di Eraclea, all’incrocio fra la via Piave e la via Diaz. Come per via Toti e Ungaretti, e “La Perla” di piazza Garibaldi, il sito della “Scimmia d’oro” storica locanda osteria, da sempre gestita dalla famiglia Dalla Zorza, che poi ha venduto, vive una situazione di degrado a cui non sembra facile dare una risposta, vittima della crisi economica. «Se si vuole recuperare il sito della Scimmia d’Oro – sostiene l’architetto Giovanni Burato – membro della commissione comunale paesaggio e segretario della Lega Nord di Eraclea – è necessario non solo rivedere il progetto di recupero che oramai appare datato, ma anche, stante la crisi del mercato edilizio, far intervenire il pubblico. Quel sito così centrale sarebbe il luogo ideale in cui trasferire l’ufficio postale ora relegato in periferia, come peraltro previsto dal programma dell’amministrazione comunale. In questo modo si darebbe una spinta per rianimare il centro storico». Il ritorno in centro dell’ufficio postale nel sito della “Scimmia d’oro” rappresenterebbe una sorta di grande ritorno se si pensa che nell’antico locale un tempo si vendeva di tutto, in particolare valori bollati, aspetto che portò a soprannominare “Boetina” la famiglia Dalla Zorza che gestì per un certo periodo l’attività.
Articolo scritto da Maurizio Marcon e tratto dal quotidiano: Il Gazzettino