Verso il processo i due kosovari accusati dell’ omicidio stradale di Giuliano Babbo. Chiuse a tempo di record dalla pubblico ministero Carlotta Franceschetti le indagini sull’incidente mortale di fine maggio in via Del Monaco a San Donà che è costato la vita a Giuliano Babbo, operaio di 53 anni residente a Brian di Eraclea: Kajtaz Kukiqi, 21 anni di Cessalto, e il cugino Edmon Balaj, 26enne di Salgareda, entrambi di nazionalità kosovara, vanno verso il processo. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato al difensore dei due cugini, l’avvocato Alessandra Nava, nei giorni scorsi. Si tratta dell’atto che normalmente precede la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero. L’udienza preliminare dovrebbe essere fissata a inizio novembre. Kukiqi e Balaj sono accusati di omicidio stradale e omissione di soccorso, oltre che della violazione dell’articolo 9ter del codice della strada che punisce le gare di velocità in strada. Scontro tra consulenze. Secondo il consulente del pubblico ministero, i due cugini stavano ingaggiando una gara di velocità lungo via Del Monaco quando l’Audi A3 di Kukiqi si era schiantata con la Ford Focus dell’operaio di Eraclea che stava tornando a casa dopo il turno di lavoro in fabbrica, alla 3B di Salgareda. L’Alfa 147 di Balaj, invece, non era stata direttamente coinvolta nello schianto. Diverse le conclusioni del consulente nominato dalla difesa, secondo cui non c’era alcuna gara in corso tra i veicoli. In vista dell’udienza preliminare, l’avvocato Nava sta valutando di chiedere l’ammissione al rito abbreviato qualora il giudice disponga una perizia super partes o il contraddittorio tra i due consulenti. Attesa per la Cassazione su Kukiqi. Intanto ieri in Cassazione è stato discusso il ricorso presentato dalla difesa di Kukiqi contro l’ordinanza del tribunale del Riesame sulla misura cautelare per il 21enne, attualmente ai domiciliari ma con il rischio di tornare in cella. Subito dopo l’arresto, i cugini erano stati arrestati e messi dietro le sbarre. Il gip aveva disposto la scarcerazione di entrambi, diversificando le posizioni: arresti domiciliari per Kukiqi e libertà per Balaj. Ma la pubblico ministero aveva presentato istanza al Riesame, chiedendo che il 21enne tornasse in carcere. Richiesta accettata dai giudici, ma congelata in attesa del pronunciamento della Cassazione che dovrebbe arrivare già nelle prossime ore. Secondo l’avvocato Nava, il Riesame ha accolto la tesi della rappresentante della Procura senza valutare anche l’ipotesi difensiva secondo cui per Kukiqi non sussisterebbero né il pericolo di fuga, né di reiterazione del reato. E proprio per questo che per la difesa devono essere confermati gli arresti domiciliari. Qualora la Cassazione si dovesse pronunciare in linea con il Riesame, per il 21enne si riaprirebbero le porte del carcere.
(Scritto da Rubina Bon)