Ad Eraclea il consiglio comunale boccia la Carta di Genova. La proposta di ordine del giorno sul tema dei migranti, così come sottoscritto a Genova dai presidenti di Liguria, Lombardia e Veneto, presentato dal gruppo consiliare “Scelgo Cerchier Sindaco”, ha ottenuto solo i due voti di Gianni Cerchier e Ilaria Borghilli, che compongono il gruppo, nato dalla lista di Lega Nord e “i300”: hanno votato contro i due rappresentanti presenti del centrosinistra della “Civica con Talon per Eraclea”; si è invece astenuto in blocco il gruppo maggioritario di centrodestra “Eraclea si cambia”. Determinante è stata la scelta di astenersi della lista civica di maggioranza, prevalentemente composta da elementi di centrodestra di area moderata. L‘ex sindaco Giorgio Talon ha così potuto togliersi più di qualche sassolino dalle scarpe. L’anno scorso, infatti, per Eraclea è stato un anno horribilis in tema di ospitalità ai migranti. In un complesso condominiale di via Olivi a Eraclea Mare furono ospitati fin quasi 300 migranti che crearono più di qualche problema di convivenza con i residenti del complesso, senza peraltro creare problemi in spiaggia. La risonanza mediatica fu di livello nazionale con un indubbio riflesso di immagine negativo per la località balneare. A lamentarsene furono soprattutto gli operatori turistici che avrebbero voluto far passare sotto traccia l’avvenimento. Comunque a Eraclea arrivarono leader politici nazionali come Matteo Salvini, Luca Zaia e Giorgia Meloni. “Il 2015 è stato l’anno più sofferto della mia amministrazione – commenta l’ex sindaco Giorgio Talon – per i riflessi mediatici e la strumentalizzazione ideologica del fenomeno portati avanti soprattutto dalla Lega Nord, che poi è stata punita nelle urne delle amministrative non eleggendo neppure un consigliere comunale pur essendo sulla carta il partito di maggioranza relativa.” (M.Mar.)
Articolo tratto dal quotidiano: Il Gazzettino