Piazza Livenzuola niente sospensiva. Il Comune vince al Tar

Piazza Livenzuola niente sospensivaPiazza Livenzuola niente sospensiva. Il Tar non accoglie il ricorso della società “Perla Verde” per le nuove costruzioni in piazza Livenzuola a Eraclea Mare. Gli uffici comunali avevano rilevato delle lacune nell’iter di approvazione per il permesso a costruire che non doveva essere diretto, ma convenzionato con un passaggio in Consiglio. Mancavano in sostanza dei presupposti tecnici per il rilascio dei permessi che infatti sono stati negati. La società ha allora presentato ricorso al Tar che però non ha concesso la sospensiva. Il Comune adesso attende le motivazioni. Il sindaco Mirco Mestre e il vice sindaco, Graziano Teso, non hanno espresso commenti in attesa di avere le motivazioni dal Tar. Ma certo la nuova amministrazione insediata non può che elogiare l’operato degli uffici comunali dopo aver espresso molte perplessità sui lavori lungo il litorale. C’è anche un altro procedimento che riguarda il progetto. La Corte dei Conti, infatti, si è rivolta al Comune e il procuratore ha esaminato i progetti urbanistici sul litorale, approvati ancora dalla precedente giunta, per valutare la congruità e l’eventuale danno erariale proprio sulla questione di piazza Livenzuola e dei nuovi comparti di Eraclea Mare. Le opposizioni avevano sollevato la questione mesi fa, prima delle elezioni amministrative. La Lega Nord, con il segretario Giovanni Burato, aveva criticato il progetto. Prima la vendita del campo sportivo, anche questa bersaglio delle opposizioni, quindi il progetto di piazza Livenzuola. La Lega aveva ricordato il valore attribuito di 400 euro al metro quadro sostenendo che il Comune avesse “regalato” però 3.000 metri cubi di edificabilità sul lotto già di proprietà della società che si era aggiudicata il progetto, contestando dunque un prezzo reale 200 euro al mq. «L’indice esistente a seguito delle varianti urbanistiche su piazza Livenzuola», aveva spiegato Burato, «è superiore ai 2,5 mc/mq addirittura fuori tabella dei valori Imu e che si potrebbe stimare in almeno 600 euro al metro quadro: tre volte tanto di quanto dichiarato. La valutazione fatta dagli uffici del Comune di Eraclea per la cessione dei terreni pari a 30 euro/mq per il campo sportivo e di 75 euro/mq per via Livenzuola non risulta essere paragonabile alla cessione di immobili simili. La stima si sarebbe dovuta basare sul valore di trasformazione per un totale di almeno 4 milioni di euro e non di 1.600.000 come dichiarato». Prima il mancato rilascio dei permessi a costruire finito al Tar, poi le richieste della Corte dei Conti che gettano ulteriori ombre sui progetti per il litorale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *