Si sono accaniti sulla statua della Madonna, imbrattandola di vernice nera. Ma il vandalismo commesso venerdì notte a Eraclea è solo l’ultimo episodio di una lunga serie, che per tutta la durata delle festività ha profondamente turbato la comunità. Al punto che ieri mattina, durante la messa, il parroco si è rivolto ai ragazzini sospettati di essere gli autori degli atti di teppismo, invitandoli per la prossima settimana a un incontro in patronato: «Sono convinto che attraverso un sereno confronto sarà possibile archiviare quanto accaduto in questo periodo e ripartire assieme con un percorso di crescita», ha detto don Angelo Munaretto (nella foto).
I vandali hanno oltraggiato il capitello votivo di via Petrarca, una laterale della centralissima via Roma, costruito trent’anni fa e diventato nel corso del tempo un ritrovo spirituale per le famiglie della zona. Ma questa volta, a ritrovarsi davanti al capitello, sono stati alcuni vandali che utilizzando una vernice spray di colore nero, hanno imbrattato la statua della Madonna e altre immagini religiose. Un vero e proprio raid che ha turbato nel profondo gli abitanti della via, a partire da Lorenzo Talon, il residente che ha scoperto quanto accaduto e che aveva costruito personalmente il capitello utilizzando del materiale di recupero. Ma questo gesto è solo l’ultimo contro simboli e luoghi religiosi. Tra Natale e Capodanno, alcuni bulli tra i 15 e i 17 anni hanno infatti preso di mira la parrocchia di Santa Maria Concetta. Prima facendo sparire alcune bottiglie di bibite dai locali del patronato, poi esplodendo a ripetizione petardi anche durante le funzioni, alcuni dei quali inseriti perfino tra le serrature delle porte della chiesa o dello stesso patronato. E, ancora, sgonfiando le ruote dell’auto del parroco, dopo che lo stesso don Angelo aveva ripreso alcuni di questi ragazzini per aver bestemmiato mentre giocavano nel piazzale o prendevano a pallonate alcune delle auto in sosta. Insomma, una serie di comportamenti indecorosi che potrebbero avere per protagonisti la stessa banda di giovanissimi.
Profondo, di fronte a tutti questi episodi, il senso di disagio e dispiacere dei residenti. «Questo capitello da trent’anni spiega Talon resiste alle intemperie ma soprattutto è diventato un punto di riferimento per le famiglie che qui si raccolgono in preghiera. Purtroppo ora è stato oltraggiato da qualche ragazzino maleducato. Non hanno offeso solo il sottoscritto ma un’intera comunità. Ho informato il parroco dell’accaduto, personalmente mi attiverò per cercare di ripristinare la statua». E proprio agli autori di tutto questi gesti, ieri mattina, durante la messa, si è rivoto don Angelo, che di quanto accaduto ha anche informato i carabinieri. «Il senso di turbamento della comunità è comprensibile commenta il parroco nelle ultime settimane ci sono stati degli episodi poco piacevoli, sia nel nostro patronato che altre zone della città. Tutto potrebbe essere nato dopo l’invito a tenere dei comportamenti decorsi dei luoghi e delle persone. Tuttavia, il ruolo della parrocchia non è quello di allontanare: durante la messa ho invitato questi ragazzini ad un confronto per mercoledì 15 gennaio, in patronato». Ma il parroco si appella anche alle famiglie. «Da solo posso fare poco, all’incontro vengano anche i genitori, le famiglie diano il loro supporto per le varie attività». E alle famiglie si è rivolto anche la sezione locale della Lega. «Ad Eraclea ci sono stati degli atti di vandalismo – dice il segretario Giovanni Burato – che condanniamo con fermezza. È ora che le famiglie e i genitori tornino a svolgere il proprio ruolo, anche in modo severo. Fermare questa dilagante maleducazione è dovere di tutti. Se qualcuno ha visto o sa qualcosa è invitato a segnalarlo alle autorità competenti».
Scritto da Giuseppe Babbo per il quotidiano “Il Gazzettino“