Sono due dipendenti del Comune di Eraclea a confermare come Christian Sgnaolin, il braccio destro economico del boss Luciano Donadio, fosse una sorta di uomo ombra all’interno del Comune. Vi entra perché il suo nome viene suggerito dal sindaco Mirco Mestre in quanto Sgnaolin è titolare di un’impresa che si occupa di formazione nel settore della safety and security. Un settore diventato importante dopo la circolare dell’ex ministro dell’Interno Minniti su il piano di sicurezza che si devono dotare tutti gli organizzatori di eventi pubblici: dai Comuni alle parrocchie ai vari comitati sagra sparsi sul territorio. Eraclea, località turistica che offre ogni anno decine e decine di eventi, diventa quindi un mercato molto ambito per chi lavora in questo settore.
Sentite come persone informate sui fatti la dottoressa Eleonora Sovran responsabile dell’Area Servizi al Cittadino del Comune di Eraclea e il comandante della polizia locale dello stesso Comune, Domenico Finotto. I due confermano la presenza di Sgnaolin in Comune e che a far circolare per primo il suo nome è stato il sindaco Mestre. La Sovran spiega agli agenti della Squadra Mobile che in occasione della principale manifestazione organizzata da una società partecipata dal Comune, lei come responsabile del settore Turismo in comune si sia impegnata a cercare un’agenzia che realizzasse il Piano Security e safety. Per questo aveva contato delle ditte allo scopo di conoscere dei preventivi, anche solo a voce.
Quando aveva riportato le informazioni ottenute al sindaco Mestre, questo le aveva detto di sentire Christian Sgnaolin: rispose che avrebbe realizzato il piano gratuitamente perché voleva entrare nel mercato di Eraclea. E venne scelto lui. Christian Sgnaolin sbarca a Eraclea alla grande, come spiega il comandante della polizia locale Finotto a proposito della presentazione dei piani di sicurezza relativi alle sagre parrocchiali svolte a Eraclea nel 2018. In particolare la sagra di “Valcasoni” e la sagra di Ponte Crepaldo, la safra di Stretti e la sagra “dell’Assunta”.
Responsabili dell’organizzazione i parroci don Massimiliano Callegari e don Angelo Munaretto. Tutti i piani vengono stilati da Christian Sgnaolin. Racconta Finotto che in via informale ha cercato di capire perché don Angelo si fosse affidato a Sgnaolin. Scopre che la pratica l’aveva trattata il cappellano don Davide e che questo ricevuto un giorno da Mestre aveva ricevuto l’indicazione di farsi fare il piano da Sgnaolin. Invece a don Callegari, spiega ancora Finotto, il nome di Sgnaolin venne fatto da Nicola Conte, suo parrocchiano di fiducia che lavora per la stessa impresa di Sgnaolin. Nicola Conte è figlio di Annamaria Puoti, sorella del Puoti braccio destro di Luciano Donadio. Il mondo è piccolo.
Scritto da Carlo Mion per il quotidiano “La Nuova Venezia”