Eraclea, mense scolastiche in stato di agitazione

Eraclea, mense scolastiche in stato di agitazione. Denunciano i mancati regolari pagamenti dei fondi pensione per il Tfr e del fondo sanitario per i dipendenti e non si sentono tutelate dal Comune. E per questo lo scorso marzo hanno fatto anche un giorno di sciopero. Sono le lavoratrici, una decina in tutto, che operano nelle mense scolastiche di Eraclea alle dipendenze della Siarc, l’azienda che ha in gestione l’appalto comunale. Di fronte al perdurare delle problematiche, affiancate dalla Filcams-Cgil, le lavoratrici hanno deciso di rendere pubblica la loro situazione, sentendosi anche poco tutelate dal Comune. Già lo scorso anno il sindacato era stato costretto a proclamare lo stato di agitazione, per ottenere le pendenze arretrate del 2016. «Ci siamo subito accorti che non era stato versato neppure il 2017», spiega Boris Brichese della Filcams-Cgil, «a febbraio abbiamo mandato una richiesta di incontro ufficiale sia al Comune e all’azienda. E in quell’occasione il Comune aveva anche prodotto un documento in cui impegnava l’azienda a pagare. A marzo l’azienda ha comunicato di aver fatto il versamento per il 2017». Ma dai contatti avuti dai sindacati con il fondo risultano mancanti le distinte di riconciliazione che attribuiscono i versamenti alle singole lavoratrici. «Abbiamo scoperto anche che Siarc ha un debito a livello nazionale nei confronti del fondo»,Eraclea, mense scolastiche in stato di agitazione conclude Boris Brichese, «ci sono delle persone che stanno lavorando con questa situazione prese in giro dall’azienda e non tutelate dal Comune». Che non è andato oltre un semplice richiamo.

Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano La Nuova Venezia.

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