Il Commissario prefettizio, Giuseppe Vivola, ha appreso nel suo ufficio presso il Municipio la decisione del Ministro dell’Interno di non sciogliere il Comune di Eraclea per mafia. Non ha tradito alcuna emozione, un commissario discreto, che però ha saputo entrare in sintonia con la comunità che mai ha messo in discussione il suo operato. Ha sempre svolto il suo lavoro con una certa tranquillità e serenità in questi mesi di attesa in cui tutti ormai credevano che il destino di Eraclea fosse segnato e sarebbe diventato il primo caso in Veneto di Comune sciolto per mafia. Un’infamia che, soprattutto in questo periodo di emergenza per il coronavirus, sarebbe stato il colpo di grazia all’immagine della cittadina prima della stagione estiva piena di incognite.
«Resterò ancora per un po’ qui a Eraclea», sdrammatizza con una battuta. Il commissario Vivola, formale uomo di Stato, che non si allarga a commentare nel merito la decisione del Ministro Lamorgese che ha spiazzato tutti. «Sicuramente sono stati esaminati tutti gli atti relativi all’amministrazione e le indagini», spiega tagliando subito corto, «ed è stata presa questa decisione. Io resterò pertanto al mio posto fino alla prossima data utile per le elezioni comunali tra il 15 aprile e il 15 giugno, anche se l’indirizzo è quello di un rinvio».
Per il dottor Vivola, dunque, non cambia nulla e il suo lavoro prosegue per non fermare la macchina amministrativa di Eraclea. «La prima emergenza», continua, «è quella del coronavirus che ha visto anche a Eraclea 3 casi di contagio. Abbiamo eseguito le previste verifiche e accertamenti sui movimenti dei cittadini e gli esercizi commerciali che devo dire hanno rispettato le indicazioni del decreto con molta serietà. Adesso procederemo con la chiusura del parco pubblico recintato e dei cimiteri». Poi uno sguardo alla stagione estiva ormai alle porte. Vivola ne ha parlato spesso dimostrando attenzione all’economia turistica e soprattutto alla spiaggia che nella cittadina balneare è l bene più prezioso. E, infatti, i cantieri sono all’opera. «Il ripascimento sta proseguendo», precisa il commissario, «con le risorse già stanziate, vale a dire 280 mila euro dal Comune e 530 mila dal Genio e la Regione. Stiamo procedendo con i lavori alla pista ciclabile e la nuova illuminazione, poi la rotonda del Brian entrata nella fase operativa. Per quanto riguarda Valle Ossi e il progetto di nuovo villaggio turistico, siamo ancora in fase di Vas, valutazione ambientale strategica, in Regione e quindi stiamo andando avanti secondo le scadenze previste».
Articolo tratto dal quotidiano “La Nuova Venezia”