La Lega punta il dito contro la torre di Eraclea Mare

La Lega contro il nuovo intervento urbanistico a Eraclea Mare. Il coordinatore Giovanni Burato contro il progetto che cambierà il volto di Eraclea Mare, in piazza Livenzuola. «Una storia senza fine», dice, «dopo i continui scempi del passato. Ora una nuova colata di cemento». Burato chiama in causa amministratori vecchi e nuovi: «Un’operazione battezzata dalla precedente giunta Talon che ha svenduto i terreni di proprietà comunale e che oggi continua a colpi di varianti urbanistiche », attacca, «che anziché migliorare le cose perseverano nella distruzione del paesaggio. Eppure durante la campagna elettorale si erano spese valanghe di parole contro gli interventi sull’ex campo sportivo e piazza Livenzuola. Parole e dichiarazioni che si sono spente con l’arrivo di nuovi accordi che seppur rivedono le condizioni economiche hanno concesso ulteriori volumetrie. La torre di Piazza Livenzuola è salita da 8 a 11 piani e, oltre a questo, anche negli edifici dell’ex campo sportivo e di Via dei Lecci sono spuntate delle strane mansarde abitabili con altezze del tutto diverse da quanto previsto dal regolamento comunale, pronte quindi a essere trasformate in abitabili appena il piano casa o altre norme sul credito edilizio lo consentiranno». «Già in Consiglio», conclude, «abbiamo presentato un’interpellanza per evitare questo aumento di volume, ma alla domanda il Comune è stato rassicurante,piazza-livenzuola-eraclea-mare non ravvisando tale previsione e rimandando il tutto ad una successiva verifica in fase di adozione del piano urbanistico attuativo che avrebbe dato il via alle effettive operazioni. I cittadini sono stati presi per il naso e in questi giorni la società immobiliare ha ben pensato in violazione ad ogni norma di dare avvio ai lavori».

Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano La Nuova Venezia.