L’ex sindaco Talon è critico sulla nuova torre di Eraclea Mare ed attacca: «Tanto fumo niente arrosto». La presentazione del piano di Perla Verde, l’annunciata rinuncia ai ricorsi e i nuovi progetti con piazza, grattacielo e villaggio turistico, hanno sollevato la reazione dell’opposizione. «Tutto il lungo lavoro e le argomentazioni nelle delibere sono patetiche e fuorvianti», dice Talon, «il vero obiettivo di questa amministrazione, fin dal suo insediamento, era quello di deformare il progetto originario per appropriarsi politicamente dell’unico vero progetto che poteva riqualificare Eraclea Mare, voluto dall’amministrazione Talon. La mancanza della Vas, valutazione ambientale strategica, è stata solo un pretesto. Si è sostenuto che l’amministrazione Talon aveva svenduto il patrimonio mentre ora Graziano Teso e la sua giunta hanno svenduto qualcosa che vale ben di più: l’interesse pubblico, rappresentato non solo dal beneficio economico, ma anche dalla disponibilità di spazi pubblici e di un progetto di riqualificazione urbana a favore di una normale speculazione edilizia». «Si tace sul fatto che l’amministrazione», conclude, «ha rinunciato a locali destinati a un punto di informazione turistica, al comando estivo della polizia locale e al pronto soccorso turistico. Le volumetrie pubbliche sono state trasformate in appartamenti a vantaggio del privato».
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano la “Nuova Venezia”