Pesca di frodo nel Brian, il pesce viene venduto in Romania. La Fipsas denuncia la presenza di bande specializzate (probabilmente rumene) che continuano a perlustrare canali e acque del territorio del Sandonatese e Jesolano per pescare di nascosto e depredare l’ambiente. La scorsa notte le guardie volontarie hanno trovato altri cartelli di divieto di pesca divelti e pesci morti che galleggiavano nella zona del Canale Brian, verso Eraclea e Caorle. Ogni notte vengono pescati mediamente 200 quintali di pesce in tutto il territorio, compresa la zona di Eraclea, e poi venduto all’estero, soprattutto in Romania. La Fipsas – Federazione italiana pesca sportiva e subacquea – è molto attiva nei controlli e le denunce ambientali. In questi giorni sono arrivati anche dei finanziamenti specifici dalla Regione del Veneto nell’ambito della valorizzazione e gestione delle acque venete. I vertici della federazione hanno ringraziato il vicegovernatore del Veneto Gianluca Forcolin per l’impegno nel promuovere il finanziamento. Si parla di 852 mila euro a favore di Fipsas e altre organizzazioni sportive della pesca. L’assessorato regionale all’Ambiente, caccia e pesca è stato molto attivo in questo senso per la tutela del patrimonio ittico autoctono e anche i controlli delle guardie volontarie, assieme alle forze dell’ordine, saranno intensificati. Purtroppo gli episodi di pesca di frodo continuano, e le recenti segnalazioni lo confermano. (g.ca.)