Studenti assiepati in autobus, scoppia la protesta ad Eraclea per il trasporto mattutino verso la cittadella scolastica di San Donà. I genitori sono preoccupati e nei giorni scorsi alcuni studenti hanno anche filmato dei video con il telefonino, polemizzando con gli autisti sul fatto che fosse vietato. La protesta dei genitori dilaga dopo che un ragazzo, per entrare in uno degli autobus, è stato quasi investito per la foga con cui cercava di avvicinarsi e salire per primo al fine di conquistare finalmente un posto seduto. «Non ce la facciamo più», protestano papà e mamme, «questa situazione non è accettabile anche perché paghiamo gli abbonamenti per il trasporto pubblico. Non riusciamo a comprender perché tanta severità sulle strade, dove ti multano se non indossi la cintura di sicurezza sulla tua auto, mentre sugli autobus i ragazzi possono stare tranquillamente in piedi in situazione di precarietà oltre che di pericolosità. «Noi non sappiamo se questo sia lecito e fino a quante persone possano state in piedi», continuano arrabbiati, «ma basta venire la mattina in centro ad Eraclea alla fermata dei bus di via Piave per rendersi conto delle condizioni in cui viaggiano i nostri figli. Si tenga presente anche il costo di tale servizio che ammonta a 322 Euro per chi paga l’abbonamento in un’unica soluzione, oltre al fatto di dover pagare i mesi di settembre e giugno per intero, quindi anche per le settimane in cui la scuola è chiusa».
Scritto da Giovanni Cagnassi per il quotidiano “La Nuova Venezia“