Un coordinamento unico della Protezione Civile nel Basso Piave

Un coordinamento unico della Protezione Civile nel Basso Piave, fra i Comuni interessati anche quello di Eraclea. Questo è il tema principale discusso in un incontro che si è svolto lunedì sera, in municipio, a San Donà di Piave. Vi hanno partecipato oltre al sindaco Andrea Cereser i suoi colleghi di Meolo, Loretta Aliprandi e di Ceggia, Mirko Marin; i vicesindaci Roberto Rugolotto di Jesolo, Vittorino Maschietto di Musile, Graziano Teso di Eraclea e Nello Pasquon di Torre di Mosto. Come ha spiegato Cereser «L’incontro è parte di un progetto approvato dalla Regione lo scorso ottobre per favorire forme di collaborazione tra Comuni». Maschietto ha aggiunto che vi è un particolare interesse per una collaborazione tra i gruppi di Protezione civile. «L’ipotesi potrebbe portare ad un corpo di volontari pronti a intervenire in un territorio più vasto rispetto a quello comunale – spiega Maschietto – con l’acquisto di mezzi e macchinari da usare insieme. Non si escludono esercitazioni intercomunali, peraltro già compiute anche se servono particolari permessi». Mirko Marin ha affermato che «in questo modo si potrà giungere a un coordinamento unitario nel rispetto dell’autonomia di ciascuno. Un coordinamento unico della Protezione Civile nel Basso PiaveServe dare forma giuridica ad una struttura che permetta libertà di movimento nel Basso Piave senza vincoli di confini municipali». Il sindaco di San Donà oltre all’argomento Protezione Civile ha citato anche i servizi sociali con particolare riferimento alle politiche per gli anziani, la centrale unica di committenza, il Paes e più in generale le politiche energetiche; la gestione del personale e gli adempimenti di trasparenza e anticorruzione. Al progetto collaborano Vegal e Università di Padova. (g.ca.) (D.Deb.)

Articolo tratto dai quotidiani: “Il Gazzettino” e “La Nuova Venezia”

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